LA PENSIONE ANTICIPATA DEI MEDICI - STUDIO BODINI BRUNO BRESCIA
Lo studio Bodini Bruno di Brescia si occupa delle pensioni anticipate per medici di Brescia
Vogliamo chiederci se sia conveniente o no richiedere la pensione anticipata quota B.
Si può andare in pensione prima della vecchiaia (cioè prima del compimento dei 67 anni e 6 mesi nel 2017, 68 anni nel 2018) se si rispettano congiuntamente tutti e tre questi requisiti:
- il requisito anagrafico (età di almeno 61 anni e 6 mesi nel 2017, 62 anni nel 2018), come da tabella C del regolamento del Fondo di previdenza generale;
- il requisito di laurea - si hanno almeno trent’anni di anzianità della laurea
- il requisito contributivo - si hanno almeno 35 anni di contribuzione della quota B (effettiva, riscattata e ricongiunta).
Se non si rispetta il requisito anagrafico si può comunque ricevere la pensione anticipata, sempre che si abbiano i trent’anni di anzianità di laurea e 42 anni di contribuzione della quota B (effettiva, compresa quella riscattata e ricongiunta).
Quali sono dunque i medici che potrebbero esser interessati alla pensione anticipata?
Principalmente quelli nati nel decennio 1950-60.
Come è possibile raggiungere il requisito dei 35 anni (o 42 anni) di quota B quando il relativo Fondo è stato costituito del 1 gennaio 1990?
La risposta è semplice: riscattando gli anni di laurea (compreso la specializzazione), il servizio militare ed il periodo pre-contributivo. Naturalmente potrò riscattare solo gli anni che permettano di raggiungere il requisito dei 35 anni (o 42 anni) necessari; non ho quindi la necessità di riscattare obbligatoriamente tutti gli anni.
Cos’è il periodo pre-contributivo?
E’ il periodo che va dal giorno di laurea alla data del 1/01/1990 (data di partenza del Fondo Generale di quota B).
Ai fini dell’accertamento del possesso dei requisiti contributivi sopra indicati si tiene conto anche dell’anzianità effettiva, compresa quella ricongiunta, riscattata e maturata presso altri fondi di previdenza Enpam purchè relativa ad attività svolta in periodi contributivi non coincidenti).
L’anzianità presso l’ Enpam della quota A non conta.
Tornando ora alla domanda inziale: conviene richiedere la pensione anticipata quota B?
La risposta, purtroppo, non è univoca in quanto va inserita nella storia previdenziale del soggetto e e nella variabile “incognita” di quanto il soggetto vivrà. Occorre anche premettere che nella determinazione della prestazione si ha una penalizzazione in base all’età (vedasi tabella D allegata al regolamento del Fondo).
La prestazione della pensione anticipata si determina con le stesse modalità di calcolo del trattamento ordinario di vecchiaia applicando, all’importo così determinato, i coefficienti di adeguamento all’aspettativa di vita previsti nella tabella D con riferimento all’età maturata dall’iscritto nel mese di decorrenza della pensione. Ad esempio richiedo la pensione anticipata nel 2017 al compimento dei 62 anni avrò una penalizzazione del 19,19%).
La richiesta della pensione anticipata non preclude la possibilità di continuare ad esercitare l’attività medica o odontoiatrica. Si può quindi continuare a lavorare e si maturerà per ogni triennio di lavoro un supplemento di pensione che verrà liquidato d’ufficio dall’ Enpam.
Come si può fare un calcolo di convenienza e quali sono i vantaggi e gli svantaggi della pensione anticipata?
Occorre sommare:
- la pensione anticipata per il numero di anni rispetto all’età prevista per la pensione ordinaria di vecchiaia (68 anni dal 2018)
- la maggior pensione percepita grazie al riscatto.
Poi serve sottrarre:
- il costo sostenuto per i riscatti di laurea, servizio militare e periodo contributivo ma al netto del risparmio fiscale conseguito in quanto oneri deducibili (il risparmio va dal 23 al 43% a seconda del proprio reddito)
- la penalizzazione che subisce la pensione per il numero di anni.
Riassumendo in linea di massima è conveniente richiedere la pensione anticipata ma rammento tuttavia che è necessario verificare per bene la propria posizione previdenziale.
I vantaggi sono:
- si percepisce prima la pensione;
- se si continua a lavorare si possono pagare contributi dimezzati;
- si cristallizza il proprio diritto di pensione;
- i costi di eventuali riscatti sono deducibili.
Gli svantaggi sono:
- subisco la penalizzazione per la pensione anticipata;
- devo pagare subito i riscatti effettuati.
Per i primi dieci – dodici anni avrò sicuramente un guadagno ma potrei cominciare a subire perdite se il periodo di percezione della pensione dovesse durare per tantissimi anni.
Tuttavia, come dice il proverbio, meglio “un uovo oggi che una gallina domani”, soprattutto in vista di ulteriori interventi legislativi sulle pensioni.